Boissise Le Roi, Ieri
Le prime tracce nella storia risalgono al XII secolo. E' infatti nel 1113 che il re Luigi VI sottoscrive un documento a CHALON fondando l'abbazia di Saint Victor a Parigi e dà ai religiosi la Signoria d'ARGENOY-LE-ROI. Questo villaggio comprende una fattoria del signor FARONVILLE, comprendente un granaio spazioso diviso in tre portate da una doppia fila di pilastri in legno che sostengono l'armatura; dei contrafforti ornano i pignoni come pure le mura laterali. Il documento fu firmato da Narasse, Vescovo di MEAUX e nel 1186 Guy, Arcivescovo di SENS, conferma questa donazione aggiungendo i terreni di Boissise Le Roi. In quest'epoca il piccolo villaggio si chiamava BOISSIACUM REGIS, nome latino che risale all'epoca romana.
Una antica via romana detta via di Borgogna passava all'altezza di Boissise e si dirigeva verso il porto di SAMOIS. Nel 1862 i lavori di dragaggio della diga delle Vives Eaux sulla Senna hanno permesso di riportare alla luce un sigillo del consolato dei Genovesi in Francia portante l'iscrizione: "LE CONSULATUS JANUENSIUM IN FRANCIA = Il console Genovese in Francia".
Nel 1400, Gobert de Thumery divenne cavaliere del Re e Signore di BOISSISE-LE-ROI. Questa famiglia era originaria da BRIE-COMTE-ROBERT e si estinse quattro secoli più tardi. Essa fu, a quel che sembra, sempre molto considerata nella regione. Germain Chrispophe de Thumery divenne sotto il re Luigi XIV Presidente della seconda Camera delle inchieste del Parlamento.
Nel 1429, durante la guerra dei cent'anni e sotto l'occupazione inglese, il castello fu distrutto e la cappella incendiata. Denis de Thumery lo ricostruì come pure la cappella che divenne una chiesa parrocchiale dedicata a San Denis. Un atto del XVII secolo descrive il castello come di forma rettangolare, chiuso da mura a merlo, fiancheggiato da torrette sulla facciata verso la Senna e con un ponte levatoio. Questo castello ricevette la visita del re Enrico IV. Nella chiesa attuale, a sinistra dell'altare, si possono vedere i resti di una decorazione funebre con lo stemma della famiglia di Thumery: "d'oro alla croce della bocca di quattro angeli di sabbia". Questa decorazione è in corso di restauro.
Nel XIV secolo un convento religioso si eresse a ORGENOY-LE-ROI. Un religioso riporta nel suo giornale che, avendo reso giustizia, Piètre Olivier, pericoloso bandito e assassino, fu impiccato nel villaggio il 14 luglio 1567.
Il 20 luglio 1791, per legge furono riuniti i comuni di ORGENOY e DI BOISSISE. Due anni dopo (1793), BOISSISE LE ROI diventa BOISSISE-LA-NATION.
Nel 1808 la denominazione ridiventa BOISSISE LE ROY.
Nel 1875 la famiglia di Thumery si estinse. Il castello, che era diventato, in data imprecisata di proprietà della famiglia di Beausse, fu lasciato in eredità da Catherine de Beausse e Paul Bareillier. Questi, lasciò a sua volta in eredità il castello, in data 24 febbraio 1887, a Kromprinz Frédéric III di Germania. Non avendo però quest'ultimo accettato il lascito, le famiglie Bareillier e Verdier ereditarono la proprietà in sua vece che su successivamente venduta. La proprietà fu rimessa a posto e, nel 1904 venne acquistata dal signor Arthur Fruxchard che restaurò completamente castello, fattoria e dipendenze.
Dopo il 1914, Monsieur Gaston Fruchard vendette Boissise al signor Caballero de Bedoya, ministro plenipotenziario del Paraguay, che vi resto per poco tempo con la sua famiglia. In seguit, verso il 1934, la proprietà venne venduta e divisa: le terre e la fattoria agli uomini d'affari Desche e il castello alla Confraternita dei Preganti di Maria Mediatrice, suore francescane.
Nel 1979, il comune acquistò il castello e vi installa il suo centro amministrativo.