Sul finire del XVII secolo si diede avvio alla costruzione della chiesa con grande spesa e maggior pietà dai popolani di Caerano. Fu ampliata fra il 1906 e il 1908 con cappelle e cupola. La sua facciata è attribuita a Giordano Riccati da Castelfranco Veneto e presenta colonne d'ordine dorico portanti la trabeazione ed il frontespizio.
Nel suo interno si possono ammirare il bell'affresco del soffitto "Assunzione della Vergine" del 1785 - 1789, opera questa di Giambattista Canal, la bella pala posta sopra l'altare del Crocefisso, attribuita a Bartolomeo Scaligero e raffigurante la "Vergine con la Maddalena" nonché il "Crocefisso con le due Marie" del 1697 - 1700 di Francesco Pittoni, "La Madonna Assunta col S.Giovanni Battista e S.Antonio Abate" del 1696 di Ambrogio Bon.
Di grande interesse artistico sono anche gli altari laterali, ornati da colonne, fregi e statue della scuola del Torretto, ma anche i quadri della "Via Crucis" di Ippolito Caffi, l'artista bellunese che, morto nel 1866 nella battaglia di Lissa, ha lasciato ricordo di sè anche a Padova, nella Saletta rotonda dello storico Caffè Pedrocchi.
Fra queste espressioni d'arte è continuo il riferimento all'Evangelista S.Marco, patrono del Paese, per cui la festa fin dal 1314 v'era sagra e fiera: esisteva una "cappella S.Marci da Cayrano" ricordata nelle Decime del 1297. Gran parte di questi quadri sono ora dispersi.
Ad arricchire questo patrimonio, un prezioso organo del 1746 di Pietro Nacchini, ora restaurato e universalmente lodato e ammirato.
Attorno alla chiesa vi è il sagrato, un tempo cimitero, rinserrato da un'elegante recinzione fin dal 1886, la canonica con stucchi del XVIII secolo e il campanile ricostruito nel 1903.